Questo mese vi proponiamo una bella intervista ai nostri esperti arredatori. Tante risposte utili su un tema attuale e di grande interesse: l’arredamento a progettazione.

Non lasciatevela scappare!

Arredatore_Casa_Germanvox

1 – Presentati.

Buongiorno a tutti, sono Antonietta e sono un’arredatrice di Casa Germanvox.

2 – Da quanto tempo fai questo lavoro?

Ormai sono trentotto anni, di cui ventotto qui a Casa Germanvox.

3 – La prima domanda che fai al cliente.

Gli chiedo se è pronto a iniziare questa nuova avventura e gli prometto che con Casa Germanvox si troverà bene.

4 – Ci sono fasi predefinite nella progettazione? Se sì, quali sono?

Sì, certo, seguiamo degli step precisi in modo da essere sempre chiari e permettere al cliente di seguire con facilità il progetto. Il primo passo è sicuramente la scelta dei mobili. In genere il cliente ha già avuto modo di farsi un giro in negozio per rendersi conto della varietà delle nostre proposte e arrivare da noi arredatori con un “punto di partenza”. Quindi, sulla base delle dimensioni della stanza che vuole progettare, capiamo insieme come arrivare alla composizione ideale. Questa è sicuramente la fase più delicata ma anche la più divertente! Si dà spazio alla creatività, si ragiona sugli spazi in base alle esigenze del cliente e della sua famiglia e si arriva alla soluzione!

5 – C’è prima la scelta dei mobili o prima la progettazione?

Come dicevo prima, si parte dalla scelta dei mobili, e questa scelta determinerà tutto il progetto. Anche se qualche volta è capitato che si cambiasse rotta quando già eravamo partiti! Ma affrontare qualche intoppo e superarlo fa parte del nostro lavoro.

  • Progettare arredo soggiorno
  • Progettare arredo cucina
  • Progettare camera da letto
  • Progettare armadio
  • Progettare cameretta

6 – Il cliente deve portare del materiale (misure, planimetrie, ecc.) o è Casa Germanvox a effettuare i rilievi? In quest’ultimo caso il rilievo misure è gratis o ha un costo?

In una fase iniziale il cliente ci porta le misure così possiamo cominciare a farci un’idea degli spazi. In un secondo momento, siamo noi arredatori ad andare in casa del cliente e prendere le misure in maniera più precisa. È molto importante e non possiamo sbagliare di un millimetro! Ah, e questo servizio è totalmente gratuito!

7 – Come vengono suddivisi gli spazi? Ci sono delle regole da seguire?

Partiamo da un presupposto: ogni casa ha una sua storia, un suo potenziale, le sue peculiarità, quindi non ci sono regole assolute ma si valuta caso per caso o, per rimanere in tema, “casa per casa”! Ogni casa deve rispondere a tutte le esigenze di chi la abita.

8 – Parliamo della progettazione di cucine: ci sono dei punti fermi nella collocazione degli elettrodomestici?

Di base bisogna considerare tutti gli attacchi degli impianti (acqua, gas, scarichi, ecc.). Non bisogna lasciare niente al caso perché bastano pochi centimetri o la collocazione sbagliata di mobili ed elettrodomestici per non ritrovarsi più con il

progetto. Al di là di queste precauzioni, bisogna considerare anche la collocazione ergonomica degli elettrodomestici. Per il frigo, l’apertura delle ante può diventare un ingombro se collocato in modo scorretto, soprattutto in ambienti piccoli. Il lavello è preferibile vicino a fornelli e lavastoviglie e la sua dimensione e forma dipende dalle esigenze del cliente. Il forno può essere collocato in posizione classica sotto i fornelli, o in una colonna ad un’altezza media.

9 – Ci sono accorgimenti per rendere gli ambienti più grandi?

Il colore è un elemento importante in questo senso, c’è da non crederci quanto una tonalità particolare, o un elemento di una tinta diversa possa rivoluzionare tutta la stanza e dare una percezione completamente diversa! Poi l’ordine. Una casa ordinata e preferibilmente con un unico stile ci darà come risultato una casa più grande.

10 – Come vengono stabiliti i colori, i materiali e le finiture?

Cerchiamo un punto di incontro fra i gusti del cliente e quelle regole non scritte che ti permettono di valorizzare al meglio sia la stanza che i mobili stessi.

11 – Ci sveli qualche trucchetto?

Il primo non è un trucchetto ma una regola: mai avere fretta nella scelta delle tinte. È importante e influenzerà tutte le successive decisioni. Poi è tutto un gioco di accostamenti. Si guarda in primis al pavimento. Per esempio, se è retrò si può scegliere lo stile industrial o shabby. Se c’è il parquet, si può optare per uno stile naturale (verde o legno) oppure moderno (bianco). Su un pavimento grigio, serve un colore che riscaldi, come il legno. Scelto il colore puoi decidere se seguirlo con varie tonalità o dare un tocco di contrasto con i colori complementari (pochi elementi però!). Di base i colori chiari tendono a ingrandire l’ambiente e a dare maggiore luminosità. Ad ogni modo, quale che sia la scelta, l’importante è creare un ambiente rilassante e allegro.

12 – I clienti hanno la possibilità di visualizzare in anteprima come sarà l’arredamento progettato?

Sì, certo. Abbiamo un software professionale che ci dà un’idea precisa e realistica dell’arredo in progettazione. È un programma in 3D che ci permette una visualizzazione da più punti di vista.

  • Progettazione grafica 3D
  • Progettazione grafica 3D
  • Progettazione grafica 3D

13 – Il cliente viene seguito in tutte le fasi? Cosa succede dopo la progettazione?

Certamente, dal suo ingresso in negozio alle congratulazioni per i mobili appena montati! Scherzi a parte, il cliente viene accompagnato durante tutti i passaggi compreso il post progettazione, quando cioè l’ordine viene inviato con tutte le dovute indicazioni e, una volta pronto, si procede con il montaggio. Il cliente viene contattato regolarmente per gli aggiornamenti sullo stato del suo ordine.

14 – Prima la funzionalità o prima l’estetica?

Bella domanda! Verrebbe da dire prima la funzionalità ma nella realtà dei fatti sono elementi che devono andare di pari passo perché la funzionalità è fondamentale ma parliamo di un ambiente che verrà vissuto quotidianamente ed è importante che chi lo vive si senta a suo agio. Una sensazione che ti può dare solo un arredo bello e di qualità.

15 – Cosa ti piace del tuo lavoro?

Tutto! AhAhAh! Sarò banale ma ascoltare il cliente, le sue esigenze, i suoi desideri, trovare le soluzioni più adatte e che incontrino le sue aspettative, costruire insieme da zero un ambiente che, so, sarà pieno di vita famigliare, mi dà una bella sensazione. Ecco, è questo che mi piace del mio lavoro!

Grazie per l’intervista, Antonietta, e buon lavoro!

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